L’agrivoltaico, un’innovativa combinazione di produzione agricola ed energia solare, sta guadagnando sempre più terreno in Italia, spinto dagli incentivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Con 643 progetti presentati e un finanziamento richiesto di 920 milioni di euro, questa tecnologia si pone al centro della transizione energetica, coinvolgendo in modo significativo il settore agricolo, specialmente nel Sud del Paese.
Perché l’agrivoltaico sta riscuotendo tanto successo?
L’agrivoltaico offre una duplice soluzione: da un lato, contribuisce alla produzione di energia pulita grazie ai pannelli solari installati sui terreni agricoli, dall’altro mantiene la produttività agricola inalterata o addirittura migliorata grazie all’ombreggiamento controllato delle colture. Questa combinazione di agricoltura ed energia rinnovabile non solo rende le aziende agricole più sostenibili, ma apre anche nuove opportunità di guadagno attraverso la vendita dell’energia prodotta.
La misura del PNRR prevede infatti tariffe incentivanti e contributi fino al 40% dei costi di installazione degli impianti agrivoltaici, rendendo questa tecnologia accessibile anche alle piccole aziende agricole. Inoltre, la possibilità di partecipare con impianti di dimensioni variabili, da un minimo di 1 kW, favorisce l’adesione di una vasta gamma di operatori.
Il ruolo del Mezzogiorno
Secondo i dati forniti dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), il 56% delle richieste proviene dal Mezzogiorno, evidenziando come le regioni del Sud stiano guidando questo processo di trasformazione. La forte partecipazione riflette non solo le potenzialità energetiche di queste aree, caratterizzate da un’elevata insolazione, ma anche il crescente interesse degli agricoltori nel diversificare le proprie attività e abbracciare modelli più sostenibili.
Il Mezzogiorno, con oltre 1,7 gigawatt di potenza complessiva prevista nei progetti presentati, ha già superato l’obiettivo iniziale di 1 gigawatt fissato dal PNRR. Questo è un segnale forte della volontà del settore agricolo di contribuire attivamente alla transizione verso le energie rinnovabili e di trarre vantaggio dagli incentivi offerti.
Come funziona l’incentivo del PNRR per l’agrivoltaico
L’agevolazione offerta dal PNRR per l’agrivoltaico si distingue per la sua flessibilità. Le richieste di finanziamento sono aperte a impianti di ogni dimensione, e possono partecipare sia singoli agricoltori che aggregazioni, a patto che includano almeno un operatore agricolo. Questo approccio inclusivo ha permesso una rapida adesione alla misura, avvicinandosi rapidamente al tetto di potenza disponibile.
Inoltre, la tariffa incentivante e i contributi coprono sia i costi di installazione che quelli di gestione, rendendo l’investimento in agrivoltaico non solo sostenibile dal punto di vista ambientale, ma anche vantaggioso economicamente. Gli agricoltori possono così integrare le entrate derivanti dalle loro attività tradizionali con quelle ottenute dalla produzione di energia solare, garantendo un modello di business più resiliente e diversificato.
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L’agrivoltaico rappresenta una delle tecnologie chiave per il futuro dell’agricoltura sostenibile e della transizione energetica. Grazie agli incentivi del PNRR, agricoltori di tutta Italia, e in particolare del Mezzogiorno, stanno cogliendo questa opportunità per coniugare produzione agricola ed energia rinnovabile, dimostrando come l’innovazione possa diventare un motore di crescita e sviluppo per il settore.
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